Ultima settimana di giugno 2025, 32 piccoli calciatori in un Camp calcistico.
Arrivo entro le 9, allenamenti sul campo fino alle 11, poi tutti in piscina,
Alle 13.30 pranzo, poi giochi cognitivi e dopo le 15 spogliatoi e partite fino alle 17.
E’ stata una settimana impegnativa e nel dopopranzo ho insegnato a fare il sudoku a tutti i bambini che sono capitati al mio tavolo. Io ero piazzato in mezzo a una sala con a sinistra la mensa e un terrazzo, di fronte l’ingresso ad un palazzetto dello sport che ospita un altro camp generico di un mese con i bambini dei paesi intorno e alle spalle la sala bar con cucina. All’esterno altri tavoli da pranzo.
C‘erano ben due Camp attivi e Il primo giorno, mentre i bambini pranzavano, al mio tavolo c’era seduto un bambino di sei anni tutto solo, Ivan, quindi gli ho insegnato a giocare con gli snakes, per fare il numero dei suoi anni 🙂.
Ogni tanto passava qualche bambino e si fermava, ad esempio una bambina di sei anni, Matilde, che ha imparato in cinque minuti a fare i sudoku. La luce nei suoi occhi ha illuminato il mio cuore.
Sono partito con l’elenco dei giochi e le capacità cognitive associate:
E poi ho organizzato i giochi in funzione degli allenamenti fisici, per allenare le capacità più adatte a quel tipo di attività motoria. Se volete saperne di più ho scritto altri articoli per approfondire quali giochi uso su https://www.alessiosperlinga.it/articoli.html.
I bambini dopo pranzo si dividevano in due gruppi. I piccoli fino a 10 anni al mio tavolo, i più grandi sul terrazzo con un Mister giovane e carismatico, prossimo giocatore della Prima squadra.
I più grandi venivano a prendere i giochi da fare e se li portavano sul terrazzo, i piccoli con me a sfidare se stessi e a confrontarsi con gli altri.
I bambini quando giocano non si chiedono il perché, vivono il gioco come una sfida con se stessi o come un modo di mostrare le loro capacità agli altri. La prima volta che riescono a fare qualcosa si illuminano e sorridono 😊.
Non sarebbe un Camp estivo se non ci fossero 40 gradi e come si può vedere dal termometro della macchina in parcheggio faceva molto caldo fuori, ma anche dentro non si scherzava!
Il risultato è che sia i coach che i ragazzi sono arrivati a fine settimana stanchi, ma molto, molto soddisfatti !